Torniamo a discutere di un argomento che sta a cuore a tantissimi imprenditori ed aspiranti tali.
La crisi che da qualche anno ha ristretto i ‘margini di manovra’ di molti imprenditori ed investitori, obbliga tutti quanti ad una più attenta analisi relativamente alle dinamiche in corso che influenzano l’esito di qualunque iniziativa imprenditoriale.
Se da una parte esistono dei dati macroeconomici che ci indicano un crollo dei consumi (e quindi, degli acquisti da parte di imprese e privati), dall’altra, ci sono comunque delle ampie differenziazioni fra settore e settore ed anche all’interno dei singoli comparti, relativamente alle nicchie specifiche.
In sostanza, la crisi c’è ma non è uguale dappertutto e per ogni campo di attività.
Che attività conviene aprire. L’analisi di ogni settore.
Se procediamo all’analisi di ogni singolo settore, ci accorgeremo che in alcuni comparti e segmenti specifici, le difficoltà sono maggiori e più gravi, mentre in altri, la crisi, pur essendo presente, permette ancora spazi di intervento interessanti e poi, per alcune nicchie in particolare, la crisi proprio non esiste e mai si è presentata!
Quindi, una situazione abbastanza varie e differenziata in un quadro generale (quello italiano) per nulla positivo.
Giusto per fare un esempio, se osserviamo il settore della nautica, chi produce e vende imbarcazioni destinate a quella che una volta era considerata la middle class, oggi, deve affrontare grandi difficoltà in quanto il mercato si è ridotto notevolmente.
I cantieri che invece producono e vendono imbarcazioni di lusso, destinati ad un’utenza di ricchi e molto facoltosi, non conoscono crisi.
Quindi, all’interno del solito settore, troviamo due situazioni opposte!
Anche nel settore immobiliare, per quanto il contesto sia diverso e più complesso per una serie di ragioni, si riscontrano delle differenze marcate fra segmenti e nicchie diverse.
Le case (sia residenziali che ad uso vacanza) acquistate in passato dalla vecchia middle class, hanno subito un crollo nella richiesta e dall’altra, le abitazioni vip, nonostante le imposte ed altri limiti, hanno meglio resistito sul mercato generale.
Quali attività aprire. Le differenze fra i vari settori.
Se poi andiamo ad analizzare ulteriori settori, anche notevolmente differenti fra loro, potremmo notare che le differenze fra i vari segmenti, talvolta, sono estremamente marcate.
Quindi, dal turismo, al settori assicurazioni, al comparto alimentare, alla cura del corpo, ecc., l’elenco è lunghissimo e per motivi di spazio è impossibile elencare gli esempi di ogni campo di attività in cui vi sono ampie differenze fra segmento e segmento.
Che attività aprire. Come si fa ad individuare il settore ed il segmento ideale?
Parlare di crisi ha un senso ma poi, occorre anche approfondire per ogni campo di attività le specifiche dinamiche che lo influenzano.
Per capire la direzione di un business, talvolta, è maggiormente opportuno seguire dove vanno a finire i consumi, cioè, le scelte degli acquirenti.
Partire dal potenziale cliente, dalle sue disponibilità e necessità, è certamente il modo per individuare i business migliori ed in grado di crescere ancora.
Talvolta invece, l’imprenditore si lascia incantare da certe suggestioni, da considerazioni generiche e poco attinenti con il quadro specifico.
Meglio invece guardare alla concretezza, partendo dai potenziali clienti e dalle loro scelte.
Altrimenti, si rischia di andare ad avviare la solita attività ed impresa di cui il mercato è saturo.