Buon lunedì,
un concetto che ribadiamo sempre nei nostri post è quello legato al cambiamento continuo e cioè :
tutto cambia e tutto si evolve e ‘le rendite di posizione non durano per sempre’.
La notizia che proviene dalla stampa fa riferimento ad alcuni dati sul consumo di bevande gassate a base di cola (Pepsi, Coca Cola, ecc.) che indicano un forte calo nei consumi di questi prodotti nell’ultimo decennio ed il trend, sembra ormai inarrestabile.
Stanno cambiando i gusti, le abitudini ed anche alcuni ‘colossi’ che sembravano ‘invincibili’, devono fare i conti con le nuove abitudini dei giovani clienti.
Questo, è un esempio come ‘mille’ altri ma che ci aiuta a ripensare ad alcuni concetti basilari.
La capacità di adattarsi ai cambiamenti.
Questo redazione, non ha l’obiettivo di analizzare i dati di vendita della Pepsi Cola o di altre imprese simili, piuttosto, quello di riportare alla realtà tutti coloro che in un modo o nell’altro lavorano in un determinato settore, per evidenziare come sia fondamentale guardare sempre avanti e mai fermarsi solo al presente.
Può sembrare un concetto semplice, anzi, sin troppo, tanto da apparire scontato, eppure, dalla piccola impresa alla grande multinazionale, i casi di imprese ‘spiazzate’ dai cambiamenti avvenuti e da trasformazioni che sono in corso, dimostrano che è un punto debole comune a tanti, indipendentemente dalle dimensioni dell’attività o dal settore di riferimento.
Come si fa ad intuire i cambiamenti?
Un buon imprenditore sa ascoltare, ha la capacità di guardare al di sotto della superficie visibile a tutti gli altri e cerca sempre nuovi stimoli per migliorare e migliorarsi.
La curiosità, la voglia ed il coraggio di rimettersi in discussione, evitando di chiudersi in certezze ‘fittizie’ e ‘passeggere’ oppure, ‘nell’autocelebrazione’ di successi passati, permette di percepire i cambiamenti e riuscire a realizzare i correttivi necessari, approfittando anche delle nuove opportunità che si presentano di volta in volta.
Dal piccolo artigiano, al professionista, alla media e grande impresa, tutti, senza distinzione alcuna, sono tenuti a gestire i cambiamenti in maniera positiva, sapendo cavalcare le opportunità di cambiamento che si presentano, a volte, anche in forma nuova ed inconsueta.
Quando i cambiamenti si subiscono.
Chiudersi in ‘difesa’, illudendosi di rimanere protetti da eterne ‘rendite di posizione’, è la miglior maniera per predisporsi alla sconfitta.
Accade spesso che la situazione di ‘forza’(il vantaggio competitivo) possa durare anni, talvolta anche decenni ma poi, tutto si evolve e gli equilibri di forza possono mutare anche improvvisamente, quasi senza preavviso.
Se pensiamo ad esempio ai cambiamenti intercorsi negli ultimi 20 anni nel settore del commercio, del turismo, della distribuzione, della produzione in ogni ambito, ecc., ci possiamo facilmente rendere conto della quantità dei variazioni che sono avvenute rispetto agli anni passati e come alcune imprese (di qualunque tipologia e dimensione), hanno gestito positivamente i cambiamenti mentre altre, sono state travolte in maniera anche drammatica.
Si tratta quindi di intendere se i cambiamenti sono da considerare una minaccia od un’opportunità continua per migliorarsi ed evolversi.
In ogni caso, il mercato (l’utenza, i consumatori, ecc.) come sempre ha fatto anche in passato, farà le sue scelte, senza guardare in faccia a nessuno che ci piaccia o meno.
Buon lavoro.
Andrea Figoli.