Quale attività aprire in un mercato che cambia anno dopo anno.
La tipologia di email che maggiormente riceviamo sono quelle che ci chiedono consigli su cosa aprire, su quale attività sia meglio avviare, oltre a domande (o meglio richiesta di conferme) ‘se quel tipo di attività può andare bene o meno’.
La voglia di fare impresa in Italia non è morta (fortunatamente) ma senza dubbio, molti aspiranti imprenditori nutrono una serie di dubbi sulla reale tenuta e consistenza di alcuni loro progetti e sogni.
Tutto ciò è normale, specie in un contesto come quello attuale che presenta una serie di dinamiche e caratteristiche poco paragonabili al passato.
In effetti, sarebbe limitativo parlare di crisi o di situazione generale di incertezza, piuttosto, è forse meglio riuscire a cogliere realmente cosa sta accadendo e come sta mutando il mercato, il modo attuale di consumare, come stanno cambiando gli stessi clienti, ecc..
Quale attività aprire. Cosa occorre tenere presente oggi.
Uno degli errori che molti neo imprenditori effettuano, specie quelli piccoli e con meno esperienza, è la mancata visione delle cose o meglio, l’incapacità di comprendere ciò che il mercato oggi richiede e sopratutto, non riuscire a percepire i cambiamenti che stanno avvenendo costantemente e che naturalmente influiscono su ogni modello di business.
Proviamo ora a fare qualche esempio concreto di ciò che stiamo indicando.
Partiamo dai consumatori/clienti potenziali da prendere in considerazione che poi sono quelli che permettono all’impresa di prosperare.
Voglio aprire un’attività. Questi consumatori sono sempre della stessa tipologia rispetto a 10 anni fa?
La media di età è cresciuta fra loro?
Appartengono agli stessi gruppi sociali, culturali, ecc. di prima, oppure qualcosa è cambiato?
Comprano tutti nella stessa maniera?
E per ‘comprare’ intendiamo in senso più ampio :
la modalità ed il luogo dove avviene materialmente l’acquisto;
il modo in cui si prende (e si forma) la decisione di quella determinata scelta d’acquisto;
se i clienti pagano i prodotti e servizi nella solita maniera (in contanti, a rate, con carta di credito o contante, ecc.);
ecc..
Aprire un’impresa. Come sono cambiate le priorità dei consumatori/clienti verso un determinato prodotto/servizio rispetto al passato?
In concreto, quali sono le cose più importanti nella scala delle priorità per il consumatore medio?
Per capire questo, provate a porvi qualche semplice domanda, ad esempio:
quanto è importante il telefonino (nel senso più ampio del termine) rispetto a 15 anni fa per gli utenti/acquirenti medi?
Quanto è importante il possesso di un’automobile o quello di una casa di proprietà rispetto a 20 anni fa?
Quanto oggi è importante andare in vacanza per un utente medio rispetto a 20 o 30 anni fa?
Questi sono solo alcuni esempi che ci aiutano a capire che nell’impostazione di un qualunque business plan dobbiamo aggiornare la nostra visione, tenendo conto che un determinato settore che ci appare stabile in apparenza, in realtà, presente differenze sostanziali rispetto al passato.
Cosa aprire. Tutto cambia rapidamente.
Vogliamo poi prendere in considerazione dove la gente compra rispetto a pochi anni fa?
In merito a questo, pensate ad esempio a chi si appresta ad aprire un negozio, magari in franchising all’interno di un centro commerciale, in una fase come quella attuale caratterizzata (un trend sempre più marcato negli ultimi anni) dal passaggio on line degli acquisti di prodotti a scapito dei punti vendita tradizionali.
E’ chiaro che se le condizioni che vengono poste al neo imprenditore dal franchisor e dal centro commerciale sono sempre le medesime di 3 o 4 anni fa, non vale proprio la pena accettare la proposta perché sono solo peggiorative e per l’avvenire, tutto è destinato a diventare ancor più difficile.
Nel prossimo post proseguiremo questa analisi.